martedì 15 dicembre 2009

Farewell




Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
E davvero non siamo più quegli eroi pronti assieme a affrontare ogni impresa;
siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa.
A Guccini è stato riconosciuto qualche anno fa anche il premio Montale come riconoscimento ai suoi testo come pura poesia. Sicuramente, un palese esempio di poesia tra le sue canzoni (anche se c'è l'imbarazzo della scelta) è "Il vecchio e il bambino".
L'analogia è evidente e chiara, il testo mette in rapporto due generazioni : il vecchio e il bambino, un mondo isolato e solitario verso un mondo vivace, ingenuo e curioso. Il vecchio, prendendolo per mano, lo conduce in un viaggio dove può raccontare se stesso, il suo vissuto e la sua visione del mondo. L'ambiente naturale descritto, richiama la devastazione ambientale di quegli anni, causata da una polvere rossa e da colonne di fumo. Gli occhi del bimbo guardavano cose mai viste mentre lo pregava di raccontare un' altra fiaba....
Saper riconoscere "il ritmo dell'uomo e delle stagioni" ci dà la misura della poesia che ha saputo esprimere Guccini.






Vedi cara, certe crisi son soltanto
segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.
Vedi cara certi giorni sono un anno,
certe frasi sono un niente che non serve più sentire.
Vedi cara le stagioni ed i sorrisi
son denari che van spesi con dovuta proprietà.
Vedi cara è difficile a spiegare,
è difficile capire se non hai capito già...

lunedì 14 dicembre 2009

Francesco Guccini intervista TG2 tra musica e letteratura

Servizio del tg2 su Francesco Guccini dopo l'uscita del suo album "Ritratti"(2004).

Guccini e il cinema

Il Guccio è uno dei pochi personaggi che non ama farsi riprendere dalle telecamere, lo dimostra il fatto che non compare mai in televisione. Le poche volte che accade percepiamo, almeno a mio parere, una sorta di distanza.
Nonostante questo rapporto di lontananza e di estraneità ha partecipato a vari film, recitando spesso come personaggio marginale.

1976 - Bologna. Fantasia, ma non troppo, per violino
1979 - I giorni cantati
1979 - Amerigo - Nascita di una canzone (documentario di Pier Farri)
1987 - Le lunghe ombre
1988 - I viaggi di Gulliver
1989 - Musica per vecchi animali
1998 - Radiofreccia
1999 - Ormai è fatta!
2002 - Nell'anno 2002 di nostra vita io,
2002 - Salvarsi la vita con la musica (documentario su Claudio Lolli)
2003 - Il Segreto Del Successo
2005 - Ti amo in tutte le lingue del mondo
2006 - Dove la bellezza non si annoia mai
2006 - Sessantotto - l'Utopia Della Realtà (documentario)
2007 - Una moglie bellissima
2009 - Io e Marilyn

Questa song mi ricorda l'autrice del blog.

domenica 13 dicembre 2009

Quello che non..

La vedi nel cielo quell' alta pressione, la senti una strana stagione?
Ma a notte la nebbia ti dice d' un fiato che il dio dell' inverno è arrivato.
Lo senti un aereo che porta lontano? Lo senti quel suono di un piano,
di un Mozart stonato che prova e riprova, ma il senso del vero non trova?

Lo senti il perché di cortili bagnati, di auto a morire nei prati,
la pallida linea di vecchie ferite, di lettere ormai non spedite?
Lo vedi il rumore di favole spente? Lo sai che non siamo più niente?
Non siamo un aereo né un piano stonato, stagione, cortile od un prato...

Conosci l' odore di strade deserte che portano a vecchie scoperte,
e a nafta, telai, ciminiere corrose, a periferie misteriose,
e a rotaie implacabili per nessun dove, a letti, a brandine, ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse e i sedili di un' ex terza classe?

L' angoscia che dà una pianura infinita? Hai voglia di me e della vita,
di un giorno qualunque, di una sponda brulla? Lo sai che non siamo più nulla?
Non siamo una strada né malinconia, un treno o una periferia,
non siamo scoperta né sponda sfiorita, non siamo né un giorno né vita...

Non siamo la polvere di un angolo tetro, né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non siamo...
Si fa a strisce il cielo e quell' alta pressione è un film di seconda visione,
è l' urlo di sempre che dice pian piano:
"Non siamo, non siamo, non siamo..."