Guccini scrisse l’avvelenata per controbattere la negativa recensione fatta dal critico musicale Bertoncelli nel 1975.
Decise di cantarla durante un concerto (non doveva essere incisa, ma il pubblico la amava così tanto che uscì nell'album via Paolo Fabbri 43).
Decise di cantarla durante un concerto (non doveva essere incisa, ma il pubblico la amava così tanto che uscì nell'album via Paolo Fabbri 43).
In questa canzone il Guccio si racconta, è un testo “grottesco”, come lo ha definito lui stesso, ed attraverso l’ironia risponde alla critica di Bertoncelli.
In seguito, i due ebbero modo di chiarirsi, infatti Guccini disse: "spero di essergli diventato abbastanza amico da permettermi di fare dell'ironia su di lui."
voi che siete capaci fate bene
a aver le tasche piene e non solo i coglioni.
Che cosa posso dirvi? Andate e fate,
tanto ci sarà sempre, lo sapete,
a aver le tasche piene e non solo i coglioni.
Che cosa posso dirvi? Andate e fate,
tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete,
un Bertoncelli o un prete
a sparare cazzate. ”
un Bertoncelli o un prete
a sparare cazzate. ”
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